Modifica Nintendo Switch OLED con Picofly RP2040: la guida passo passo

Installare un modchip su una Nintendo Switch OLED non è un lavoro per principianti, ma con gli strumenti giusti e la giusta dose di pazienza, è un’operazione realizzabile e molto soddisfacente.
In questo articolo vi mostreremo come installare il modchip Picofly RP2040 su una Switch OLED, documentando ogni passaggio con fotografie reali. Se sei interessato a farlo anche tu, ma non hai l'esperienza necessaria puoi usufruire del nostro servizio professionale.
Si comincia, ovviamente, smontando completamente la console, partendo dalla scocca posteriore, rimuovendo tutte le viti – comprese quelle nascoste sotto lo stand – e accedendo alla scheda madre.
Una volta disconnessa la batteria e rimosso lo shield termico, ho scollegato con attenzione i flat cable e liberato la motherboard.
Il cuore dell’intervento è naturalmente la saldatura dei flat cable che si collegheranno al chip RP2040, vanno saldati con precisione in determinati punti della scheda.
Prima ho preparato i pad con flussante e stagno, poi ho scoperto la traccia necessaria al punto D grattando leggermente la copertura sulla PCB e mettendo in mostra il rame della scheda. Alcune zone, come i condensatori, richiedono una saldatura pulita e ben fissata, aiutandomi con del nastro Kapton per tenere i cavi in posizione. Ho utilizzato il microscopio per avere la massima visibilità durante i passaggi più delicati.
Delicate anche le saldature nel flat che sarà inserito sotto la eMMC
Una volta cablato tutto, ho inserito l’adattatore del chip nella sua sede e ho caricato il firmware via USB: basta tenere premuto il tasto "BOOT", collegare il chip al PC, copiare il file .uf2
ed è fatta.
Dopo aver verificato ogni collegamento con il multimetro, ho fissato il chip con biadesivo e ho ricomposto con cura la console, sostituendo anche la pasta termica e controllando che i ribbon cable non fossero schiacciati. Alla fine del test, la console si è avviata regolarmente, mostrando i segnali corretti del chip.
Al primo avvio il chip ha lampeggiato come previsto, fino alla comparsa del messaggio “No SD Card”, segno che l’installazione era andata a buon fine. Missione compiuta.
Dopo aver installato con successo il modchip Picofly RP2040, se tutto è andato bene, la console mostra la classica schermata "No SD" ed è necessario eseguire una configurazione software per completare la configurazione del custom firmware e mettere in sicurezza la console.
Il primo passo consiste nella formattazione della microSD direttamente dalla console, tramite il menu delle impostazioni del firmware originale. Questa operazione garantisce la corretta compatibilità della scheda nei passaggi successivi. Una volta completata la formattazione, la microSD va collegata al computer per copiarvi i file del cosiddetto “HATS Pack”, un pacchetto contenente tutto il necessario per il funzionamento del custom firmware e delle app homebrew.
Terminata la copia dei file, la scheda viene reinserita nella console, che viene quindi avviata con il bootloader Hekate. Da qui si procede con la creazione dell’emunand, destinando 12 GB della microSD a una partizione separata, utile per eseguire il sistema operativo modificato senza intaccare quello originale. Al termine della procedura, è possibile avviare per la prima volta il custom firmware su emunand e verificarne il corretto funzionamento.
Successivamente, per verificare che tutte le precedenti operazioni siano andate a buon fine, la console viene temporaneamente riavviata nel firmware ufficiale, utile per accedere ai servizi Nintendo come l’eShop. Si torna poi in Hekate per affrontare uno dei passaggi più importanti: la creazione dei backup di sicurezza. Viene eseguito un dump completo della NAND, dei settori di avvio e delle chiavi della console, passaggi fondamentali per poter ripristinare il sistema in caso di problemi gravi o brick.
Tutti i file di backup andrebbero trasferiti su PC e salvati in più copie, comprese soluzioni di cloud storage, per garantirne la conservazione nel tempo. Dopo aver liberato spazio sulla microSD eliminando la cartella dei backup, la console può essere riaccesa in custom firmware. Accedendo all’album si entra automaticamente nel menu homebrew, dove sono già presenti diverse applicazioni pronte all’uso.
A questo punto la console è completamente configurata: moddata, protetta da backup e pienamente operativa.
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Il servizio è disponibile con o senza fornitura del chip, e comprende test funzionali e supporto post-installazione. Possibilità di spedizione sicura in tutta Italia.
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